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Ogni anno in Italia oltre 60.000 persone muoiono per arresto cardiaco: un numero di vittime che supera di gran lunga quelle causate dagli incidenti stradali o da infortuni sul lavoro.
Molti forse non sono consapevoli che il 20% di questi decessi potrebbero essere evitati se ci fosse un intervento immediato tramite massaggio cardiaco, infatti in questi casi la tempestività è fondamentale: il ritardo nel soccorso provoca il decesso e, nella migliore delle ipotesi, gravi danni cerebrali.
Quando cessa la circolazione sanguigna, viene improvvisamente a mancare l’ossigeno al cervello e in pochi secondi si perde coscienza.
Dopo 4 minuti si iniziano a verificare i primi danni cerebrali e dopo 10 minuti le lesioni diventano irreversibili (morte cerebrale).
Non è un caso infatti se Camera e Senato hanno approvato la Legge del 4 agosto 2021, n. 116 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2021/08/13/193/sg/pdf) :
l’intento è quello di incentivare l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici ed automatici esterni, favorendone una diffusione progressiva.
Il defibrillatore è uno strumento in grado di rilevare le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare una scarica elettrica al cuore qualora sia necessario. L’erogazione di uno shock elettrico serve per azzerare il battito cardiaco e, successivamente, ristabilirne il ritmo corretto.
Si tratta di uno strumento – nei modelli di ultima generazione – in grado di valutare e calibrare la scarica elettrica da erogare: alla luce di ciò, il provvedimento 4/2021 dispone che il DAE può essere utilizzato da tutti, in quanto non occorre e non è prevista nessuna valutazione medica preventiva. In assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco, è quindi consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti.
La legge, dunque, introduce il principio del buon samaritano, grazie alla semplicità di utilizzo dello strumento e all’assenza di pericoli di folgorazione: con il DAE non si possono causare danni, mentre la mancanza di intervento è letale.
L’invito del legislatore è quindi quello di intervenire in caso di arresto cardiaco, anche per questo motivo l’uso del DAE in situazioni di emergenza non comporta conseguenze giuridiche, neanche penali (art. 54).
Qui il decreto integrale:
Definizione dei criteri e delle modalita’ per l’installazione dei defribillatori semiautomatici e automatici esterni, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 4 agosto 2021, n. 116. (23A04152) (GU Serie Generale n.171 del 24-07-2023)
Il Decreto emanato dal Ministero della Salute in data 16 marzo 2023 delinea i criteri essenziali per l’installazione corretta e la segnaletica adeguata dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni (DAE) in conformità con la Legge 4 agosto 2021, n. 116.
Il Decreto stabilisce criteri dettagliati per l’installazione capillare dei DAE, al fine di garantire una pronta defibrillazione entro quattro/cinque minuti dall’arresto cardiaco. I defibrillatori devono essere posizionati in modo strategico in luoghi pubblici, strutture ricreative, centri commerciali, e altre aree ad alto afflusso di persone, per massimizzarne l’efficacia in caso di emergenza.
Il Decreto 16 marzo 2023 prevede
La segnaletica adeguata è un aspetto cruciale per identificare facilmente la posizione dei DAE. Il Decreto prescrive il posizionamento di segnali chiari e visibili all’ingresso degli edifici e nelle immediate vicinanze del dispositivo, indicando il percorso per raggiungerlo rapidamente in situazioni di emergenza.
È importante assicurare che i defibrillatori siano sempre operativi e pronti all’uso. Il responsabile dei DAE deve garantire il monitoraggio regolare e l’aggiornamento delle condizioni operative dei dispositivi. Inoltre, i DAE devono essere collegati al sistema di monitoraggio remoto della centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria “118” per un controllo in tempo reale.
Il Decreto prevede l’identificazione a livello regionale delle aree con particolare afflusso di pubblico e delle zone con specificità particolari, come luoghi isolati e zone disagiate. Queste aree devono essere dotate di DAE per garantire una maggiore sicurezza in caso di emergenza anche in luoghi con bassa densità di popolazione.
Il Decreto Ministeriale del 16 marzo 2023 stabilisce le linee guida per l’installazione e la segnaletica dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni, puntando a garantire una pronta risposta in caso di arresto cardiaco. La corretta collocazione dei DAE in luoghi pubblici, strutture ricreative e aree con elevato flusso di persone è essenziale per massimizzarne l’efficacia. Il monitoraggio costante e la segnalazione chiara dei dispositivi sono fondamentali per mantenere la sicurezza e la prontezza nell’affrontare situazioni di emergenza.
La presenza di segnaletica deve essere prevista anche sulle planimetrie per emergenza ed evacuazione. È necessario provvedere all’aggiornamento delle stesse ogniqualvolta venga acquistato o riposizionato un defibrillatore.
Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Testo unico di Salute e Sicurezza, TUS) riconduce l’obbligo di gestione e assicurazione del corretto funzionamento dei DAE al datore di lavoro, ma si deve individuare un soggetto responsabile del corretto funzionamento del DAE e dell’informazione all’utenza, ai sensi dell’art. 6, comma 2, della legge 4 agosto 2021, n. 116.
Il soggetto autorizzato alla gestione dei DAE deve assicurare:
La presenza di un defibrillatore è obbligatoria per le Società e Associazioni Sportive (Decreto Balduzzi), mentre ancora non è obbligatoria all’interno dei luoghi di lavoro in aziende private o nei Condominii.
Ma quanto tempo passiamo sul treno o in palestra e quanto a casa?
Il 50% della nostra giornata lo passiamo nella nostra abitazione, una percentuale che aumenta vertiginosamente per chi lavora in smartworking.
Senza contare che l’arresto cardiaco non è prerogativa degli sportivi; imprevedibile e inatteso,l’arresto cardiocircolatoriopuò colpire chiunquee nel 70% dei casi si verifica quando si è all’interno della propria casa.
Avere a disposizione un DAE nelle vicinanze, magari negli spazi comuni di un Condominio, aumenta la probabilità di sopravvivenza di oltre il 50%.
Infatti, se utilizzato tempestivamente nei primi 4 minuti dall’arresto, questo apparecchio consente non solo di salvare la vita della persona colpita, ma di farlo senza conseguenze neurologiche conseguenza dalla prolungata assenza di ossigeno. Considerato che un’ambulanza difficilmente riesce ad arrivare sul posto in meno di 4 minuti dalla richiesta di soccorso, la presenza di un defibrillatore garantisce invece un intervento immediato.
Per questo motivo Estia ha selezionato il miglior servizio possibile per rendere i propri condominii “cardioprotetti”.
Il noleggio, tutto incluso, in collaborazione con Progetti Medical, unico produttore Italiano di defibrillatori che si occupa del progetto PAD (Pubblic Access Defibrillation), una rete di defibrillatori che “vigila” sui cuori dei cittadini,garantendo:
In sintesi, scegliere di dotare il condominio o la propria abitazione di un DAE è:
Il costo? Meno di Due caffè al mese!
Il costo del noleggio operativo – comprensivo di manutenzioni – di una cardio-protezione tutto incluso, suddiviso tra tutti i condomini rappresenta una spesa di pochi centesimi al giorno, meno di due caffè al mese. Ogni giorno quindi investiamo più soldi in caffè e spostamenti, che per la nostra salute.
La disponibilità dei dispositivi medici e delle risorse sanitarie, così come la loro qualità, non può essere trascurata, ne va della nostra vita. Per questo motivo Estia si è impegnata nella ricerca di una soluzione che ponga al centro la salute dei suoi Condòmini e, al contempo, aumenti il valore delle loro case.
Se anche tu ritieni che un DAE in condominio possa essere una scelta intelligente, contatta il tuo Amministratore di Condominio Estia per valutare insieme l’opportunità.
Se abiti in un Condominio non ancora Amministrato da Estia ma sei comunque interessato, contatta info@estia.homes