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In questa guida dettagliata vedremo come ottenere e come funziona il bonus barriere architettoniche 2023
Un’agevolazione importante che può aiutare le persone con disabilità o con difficoltà motorie a vivere in modo più indipendente.
Che cosa è il bonus per le barriere architettoniche?
Il Bonus Barriere Architettoniche, definito nell’art. 119-ter del DL 34/2020 e recentemente modificato con la Legge di Bilancio 2023, è un importante incentivo destinato a promuovere l’accessibilità in edifici già esistenti.
A differenza del super bonus 110%, ridimensionato al 90% dalla recente riforma, questo bonus non solo offre una detrazione fiscale significativa per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche, rendendo gli edifici più accoglienti e accessibili a tutti, indipendentemente dalla presenza di persone disabili o over 65, ma consente ancora la possibilità di accedere alla cessione del credito o dello sconto in fattura.
A chi spetta il Bonus Barriere Architettoniche
La Circolare dell’Agenzia delle Entrate 17/E fornisce chiare linee guida su chi può beneficiare di questo incentivo.
I destinatari comprendono:
- persone fisiche;
- esercenti arti e professioni;
- enti pubblici e privati (senza attività commerciale);
- società semplici;
- associazioni professionali;
- soggetti che generano reddito di impresa.
Si ha diritto al bonus anche se nell’edificio non sono presenti persone disabili o over 65.
Requisiti per accedere al bonus
Per accedere al bonus barriere architettoniche, è necessario che gli interventi siano realizzati su edifici esistenti, aperti al pubblico o aperti al pubblico e privati, adibiti a uso abitativo, uffici, attività commerciali, ecc.
Come funziona il bonus
Ai fini della determinazione delle imposte sui redditi, ai contribuenti è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le spese documentate sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025 per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti.
La detrazione di cui al presente articolo, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 75% delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
La detrazione di cui al comma 1 spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché’, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Ai fini dell’accesso alla detrazione, gli interventi di cui al presente articolo rispettano i requisiti previsti dal regolamento di cui al Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n.236.
Per le deliberazioni in sede di assemblea condominiale relative ai lavori di cui al comma 1 è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.
Ma cosa copre esattamente il Bonus Barriere Architettoniche?
La circolare dell’Agenzia delle Entrate 17/E ha fornito importanti chiarimenti.
Le spese ammesse comprendono:
- Sostituzione di Finiture: Ciò include pavimenti, porte, infissi esterni e terminali degli impianti. Questi interventi migliorano la sicurezza e l’accessibilità.
- Rifacimento o Adeguamento di Impianti Tecnologici: Questo coinvolge servizi igienici, impianti elettrici, citofonici e impianti di ascensori. L’aggiornamento di tali impianti è fondamentale per garantire l’accessibilità.
- Rifacimento di Scale e Ascensori: La messa a norma di scale e ascensori è essenziale per consentire a tutti di spostarsi agevolmente all’interno degli edifici.
- Inserimento di Rampe e Installazione di Servo scala o Piattaforme Elevatrici: Questi interventi consentono di superare ostacoli fisici e rendere gli edifici più accessibili.
La detrazione spetta a condizione che gli interventi siano funzionali ad abbattere le barriere architettoniche in edifici esistenti rispettando i requisiti previsti dai regolamenti di cui al decreto del ministero dei lavori pubblici n. 236/1989 in materia di prescrizioni necessarie a garantire l’accessibilità, adattabilità e visitabilità.
Esistono diversi tipi di barriere architettoniche che possono impedire la mobilità:
- gli ostacoli fisici, causa di disagio per tutti e in particolare per chi, per qualsiasi causa, ha una capacità motoria ridotta permanente o temporanea;
- gli ostacoli che limitano o impediscono il corretto utilizzo di parti, attrezzature o componenti;
- la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque, in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.
Ad esempio per gli infissi e i serramenti diventano ostacolo all’accessibilità:
- persiane o scuri non più raggiungibili per l’apertura e la chiusura
- tapparelle o avvolgibili che hanno un peso che ne rende difficile il sollevamento
- porte delle stanze interne che hanno una dimensione limitata
- porte d’ingresso a 2 ante che danno difficoltà nell’aprire l’anta secondaria.
Come ottenere il bonus
Esistono due modalità per richiedere il bonus barriere architettoniche:
- Detrazione in dichiarazione dei redditi. La detrazione viene riconosciuta in 10 anni, e non più in 5 come in precedenza. Per ottenere la detrazione, è necessario conservare la documentazione relativa agli interventi effettuati, tra cui fatture, ricevute fiscali e asseverazione tecnica.
- Sconto in fattura o cessione del credito. In alternativa alla detrazione in dichiarazione dei redditi, è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. In entrambi i casi, la detrazione viene riconosciuta al fornitore dei beni o servizi, che la recupera sotto forma di credito d’imposta.
La documentazione da controllare e conservare:
Tipologia | Documenti |
Interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti | Fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sostenimento della spesa e la riconducibilità della stessa agli interventi agevolabili Autocertificazione attestante che l’ammontare delle spese sulle quali è calcolata la detrazione da parte di tutti gli aventi diritto non ecceda il limite massimo ammissibile Dichiarazione dell’Amministratore condominiale che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino e la misura della detrazione. In assenza di amministratore, documentazione inerente la spesa sostenuta In mancanza del codice fiscale del condominio minimo (documentazione ordinariamente richiesta per comprovare il diritto alla agevolazione), autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari facenti parte del condominio Documentazione attestante il rispetto dei requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236 |
La cessione del credito e dello sconto in fattura
Un elemento distintivo del Bonus Barriere Architettoniche è la possibilità di cessione del credito o sconto in fattura per le spese sostenute nel 2024 e tutto il 2025.
Questo significa che, nel 2024 e per tutto il 2025, è possibile trasferire il beneficio fiscale a terzi, rendendo questo bonus particolarmente attraente.
Conclusione
Il bonus barriere architettoniche è un’agevolazione importante che può aiutare le persone con disabilità o con difficoltà motorie a vivere in modo più indipendente.
La possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito rende questa agevolazione ancora più vantaggiosa.