Il super bonus passa dal 110 al 90%, cosa cambia per i condomini

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Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta nel luglio 2020, di cui molte persone hanno usufruito in questi due anni e mezzo. Dal 1° gennaio 2023 il Superbonus sarà ancora presente, ma profondamente modificato dal nuovo governo in carica , in particolare attraverso il decreto Aiuti-quater. Una delle novità più importanti è che questa agevolazione fiscale passa dal 110 al 90%

Prima di procedere dai anche un’occhiata a questo approfondimento sul possibile nuovo condono edilizio del 2024. In molti casi una sanatoria potrebbe rendersi necessaria per effettuale i successivi lavori e approfittare dei bonus disponibili.

Cosa comporta questo cambio? Quali sono le novità? Cosa cambia nello specifico per i condomini? Scopriamo tutti i dettagli in questo articolo. 

Superbonus 90%: le novità 

Per i lavori che iniziano il 1° gennaio 2023 le detrazioni passeranno al 90%, una percentuale della detrazione diminuirà nei prossimi anni: al 70% dall’ 1 gennaio  fino al 31 dicembre 2024 e al 65% dall’1 gennaio fino 31 dicembre 2025. 

Tuttavia lo sgravio fiscale rimane al 110% se:

  • per l’edificio è stato presentato e ottenuto un titolo edilizio riguardante gli interventi di efficientamento precedentemente al 5 agosto 2021;
  • per le case unifamiliari è stato realizzato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022
  • ci sono interventi di demolizione e ricostruzione di interi edifici se è già stata presentata tutta la documentazione edilizia richiesta.

Tra le novità del Superbonus 90% c’è anche l’introduzione del quoziente familiare, vale a dire un criterio di reddito che prende in considerazione l’entrata economica e la numerosità dei nuclei familiari, che rispetto all’Isee garantirebbe più equità e un maggior risparmio. 

Il quoziente familiare introdotto si ottiene con il reddito familiare diviso per il numero di componenti

Nella nuova agevolazione fiscale è stata introdotta un’opzione per le sole “villette”: le villette unifamiliari possono usufruire del Bonus 110% fino al 31 marzo 2023 sempre che sia completato almeno il 30% dei lavori al 30 settembre 2022.

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Cosa cambia per i condomini con il superbonus 90% 

Così come per le case singole anche i condomìni usufruiranno di un’aliquota più bassa, pari al 90%, per tutti i lavori che inizieranno a partire dal 1° gennaio 2023.

Per i condomini, ci sono anche 3 casi in cui le detrazioni del Superbonus restano al 110% anche per il prossimo anno: 

  • per l’edificio è stato presentato e ottenuto un titolo edilizio riguardante gli interventi di efficientamento precedentemente al 5 agosto 2021;

Soluzione alternativa: Autoconsumo Collettivo  

Date le modifiche al superbonus, il governo ipotizza per il prossimo anno un calo delle richieste che potrebbe attestarsi per circa un 20% in meno per quel che concerne i lavori condominiali. 

Questo vuol dire che non ci sono soluzioni alternative? Che bisogna rinunciare all’efficientamento energetico a meno che non si sia disposti a spendere cifre esorbitanti?

Vi sono in realtà modelli alternativi e complementari agli interventi in ambito Superbonus, come quello dell’autoconsumo collettivo: costa meno, rende di più e abbassa i costi in bolletta.

Di cosa si tratta nello specifico? 

Si tratta della possibilità per due o più unità di uno stesso edificio o condominio che scelgono di ricavare energia da fonti rinnovabili, di ponderare i consumi in base alle proprie necessità e di vendere l’energia prodotta, proprio come produttori per la collettività e non come singoli consumatori.

Per ogni condominio, le soluzioni vengono studiate ad hoc, ma prima ancora, la decisione sulla formazione di gruppi di autoconsumo collettivo deve essere deliberata in assemblea condominiale, con il 50% dei voti favorevoli dei condòmini che rappresentano almeno il 50% della proprietà.

Nonostante i repentini cambi governativi, restano comunque molteplici le scelte che un condominio può effettuare per l’efficientamento: si va dall’installazione di un impianto fotovoltaico, all’impianto solare termico qualora la produzione di acqua calda sanitaria sia comune, dall’installazione di caldaie a condensazione di ultima generazione, all’isolamento termico dell’edificio nelle sue più svariate modalità.

Per maggiori approfondimenti sull’autoconsumo leggi anche I vantaggi di un impianto fotovoltaico in condominio

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