I vantaggi di un impianto fotovoltaico in condominio

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Avere punti di ricarica per le auto elettriche e avviare i lavori di efficientamento energetico per realizzare il cappotto termico sono solo alcuni degli accorgimenti per una vita in condominio più green.

A queste soluzioni si aggiungono i pannelli fotovoltaici, che negli ultimi anni hanno avuto una crescente richiesta di installazione, grazie all’autorizzazione approvata con la Riforma del Condominio (n. 220 del 2012) e negli ultimi anni anche grazie al Superbonus 110, per affrontare al meglio le spese per l’investimento. 

La maggiore richiesta di un impianto fotovoltaico in condominio è data anche dai vantaggi, come garantire l’autosufficienza dal punto di vista energetico, aiutare a risparmiare sui costi della bolletta di cui parleremo meglio in questo articolo.

Ma prima, approfondiamo quali tipologie si possono installare in condominio.

Tipologie di pannelli fotovoltaici in condominio

Impianto centralizzato

Vale a dire un impianto che possa rendere autonomo tutto l’edificio, dall’energia per far funzionare l’ascensore, ai citofoni, eventuali cancelli, luci del vano scala, fino al garage e alle illuminazioni esterne. Quindi, un impianto fotovoltaico centralizzato produrrà energia elettrica per tutte le zone in comune dell’edificio e non per una singola abitazione.

Come si decide per l’installazione? Tramite assemblea condominiale, durante la quale almeno la metà dei condòmini deve essere d’accordo.

E le spese? I costi d’installazione sono divisi tra tutti i condomini che approvano il piano. 

Impianto privato

I singoli condòmini possono installare un impianto per la propria abitazione? Sì, ma le procedure cambiano leggermente in base al luogo in cui andranno installati i pannelli: 

  • su proprietà privata, non sarà necessario ricorrere ad un’autorizzazione dell’assemblea, ma solo a un’autorizzazione dal comune di residenza
  • sulle parti comuni, come il terrazzo o il tetto condominiale, bisogna avvisare l’amministratore di condominio. Sarà proprio l’amministratore a convocare l’assemblea per chiedere il parere di tutti i condomini per dire come e dove installare l’impianto (l’assemblea non potrà mai impedire l’installazione)

Un esempio di impianto a uso privato che non ha bisogno di particolari autorizzazioni è il fotovoltaico da balcone, che può essere installato sulla ringhiera del balcone in condominio. Si può installare tranquillamente, ma prima occorre avvisare l’amministratore, a patto che non si comprometta il decoro architettonico dell’edificio, cioè le linee e le forme della struttura che determinano una certa armonia e identità.

I vantaggi di un impianto fotovoltaico in condominio 

Ora che abbiamo ben chiari quali impianti fotovoltaici possono essere installati in condominio, scopriamo quali sono i vantaggi tangibili di entrambe le tipologie.

1. Risparmio in bolletta 

Tra i suggerimenti su come risparmiare sulla bolletta della luce, tempo fa avevamo suggerito l’installazione dei pannelli solari. Ad esempio, avere un impianto comune a tutto il condominio permetterà di abbattere i costi della bolletta e delle spese condominiali

Per avere un’idea più precisa, si stima che il risparmio per il condominio è di circa 660€. 

A questo risparmio, si aggiunge anche che l’energia prodotta dall’impianto comune non utilizzata è venduta al GSE (Gestore Servizi Energetici) e viene re-immessa sulla rete.

Beneficiano tutti i condòmini di questo vantaggio? Sì, ma se qualche condòmino non ha voluto contribuire all’investimento dei pannelli, sarà escluso anche dallo sconto in bolletta.

2. Riduce l’impatto ambientale

È ormai noto che l’energia prodotta da impianti fotovoltaici è un’energia pulita e che riduce il proprio impatto ambientale. Per rendere l’idea, secondo alcune statistiche, installare un impianto fotovoltaico per uso privato da 3 kWp si risparmiano in 20 anni 38 tonnellate di anidride carbonica: l’equivalente di 190 alberi piantati!

3. Agevolazioni fiscali a favore

Ancora disponibile fino al 2023, c’è l’incentivo fiscale Superbonus che permette di detrarre le spese per l’installazione del fotovoltaico per l’intero condominio.

Nei punti precedenti di questo articolo, abbiamo parlato della possibilità di installare il pannello solare anche in condominio a uso privato e, quindi una domanda che potrebbe sorgere a questo punto potrebbe essere: il Superbonus 110 per il fotovoltaico, si può richiedere per il singolo appartamento in condominio? 

Certo, perché la detrazione può interessare proprietari di singoli appartamenti, oltre a edifici unifamiliari e condomini.

4. Autoconsumo collettivo

Tra i vantaggi principali dell’installazione di un impianto fotovoltaico in condominio, l’autoconsumo collettivo è sicuramente quello che apporta maggiori benefici.

Si tratta della possibilità per due o più unità di uno stesso edificio o condominio che scelgono di ricavare energia da fonti rinnovabili, di ponderare i consumi in base alle proprie necessità e di vendere l’energia prodotta, proprio come collettività e non come singoli. 

Lo Stato fornisce precise agevolazioni per i gruppi di autoconsumo collettivo; nello specifico è stata stabilita una tariffa di 100 €/MWh, così come dettato dal Decreto Ministeriale 15 settembre 2020.

Un ulteriore vantaggio dell’autoconsumo collettivo e dei conseguenti incentivi economici è dato dalla sua cumulabilità col Superbonus 110%.

Inoltre, tali incentivi e i ricavi della vendita dell’energia tramite il GSE incidono ulteriormente sul risparmio dato dall’autoproduzione dell’impianto fotovoltaico.

Il sistema di autoconsumo collettivo è ampiamente sostenuto dagli incentivi dato che, grazie ai sistemi di accumulo, l’energia che viene ricavata non va mai sprecata, anzi viene riutilizzata al momento opportuno.

Come viene costituito un gruppo di autoconsumo collettivo?

Innanzitutto, i singoli devono trovarsi nello stesso edificio; quindi i condomini hanno sicuramente tutti i requisiti per poter costituire un gruppo di autoconsumo collettivo.

Inoltre, viste le normali regole che vigono nei condomini, bisogna attestare tale formazione nel verbale dell’assemblea condominiale, con il 50% dei voti favorevoli dei condòmini, nonché il 50% dell’intera proprietà.

Le condizioni necessarie per rientrare nell’agevolazione dell’autoconsumo collettivo sono: un impianto che ricava e produce energia da fonti rinnovabili entrato in funzione dopo il 1 marzo 2020 e la produzione dello stesso che non deve superare i 200 kW.

Come i gruppi di autoconsumo collettivo, anche le CER (comunità energetiche) possono usufruire di determinate agevolazioni; si tratta però di soggetti che hanno alcune differenze rispetto ai primi.

Pur condividendo gli stessi obiettivi, le CER sono formate da privati, enti, e gruppi di persone che si costituiscono in forma giuridica per condividere l’energia.

I gruppi di autoconsumo collettivo e le comunità energetiche saranno presto connessi tra loro, dato che stanno già portando verso scelte consapevoli e verso una vera e propria rivoluzione culturale e sociale.

In vista dei cambiamenti che stanno avvenendo a livello politico nella gestione dell’acquisto del gas naturale dai Paesi esteri, siamo già a conoscenza del fatto che le prossime bollette di luce e gas saranno molto più elevate rispetto a quelle passate.

Un passo in avanti per affrontare questa vera e propria emergenza può essere dunque la valutazione di sistemi alternativi, che forniscano un valido supporto economico, proprio come l’installazione degli impianti fotovoltaici e la costituzione di gruppi di autoconsumo nei condomini. 

Il modello di Estia prevede la costituzione di tali gruppi, unita a una serie di altri procedimenti che si possono attuare per trarre vantaggio in un momento così critico.

Per ogni condominio, le soluzioni vengono studiate ad hoc e sono improntate verso il pragmatico bisogno di ridurre i costi in bolletta.

Oltre all’installazione di un impianto fotovoltaico infatti, è possibile attuare anche altri interventi, tra cui l’impianto solare termico, le caldaie a condensazione e l’isolamento termico dell’edificio. 

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