Headquarter
Via Antonio Canova, 25 - 10126 TORINO
Telefono: 011 0880288
E-mail: info@estia.homes
Negli ultimi anni, la popolazione italiana sta progressivamente invecchiando. Secondo i dati ISTAT, oltre il 23% degli italiani ha più di 65 anni e la tendenza è in costante crescita. Questo cambiamento demografico impone una riflessione seria su come rendere le nostre città, le nostre case, e soprattutto i nostri condomìni, luoghi accessibili, sicuri e accoglienti per la terza età.
L’abitare per gli over 65 non è più solo una questione di spazi: è un tema di autonomia, socialità, assistenza e dignità.
In questo contesto, nascono e si sviluppano nuovi modelli abitativi per anziani, pensati per favorire la vita indipendente, limitare l’isolamento e garantire servizi adeguati. Il condominio può trasformarsi da semplice edificio in una vera comunità solidale.
Vediamo nel dettaglio le principali soluzioni abitative dedicate agli anziani: dal condominio solidale ai mini-alloggi progettati ad hoc, dal senior housing fino alle normative che regolano l’installazione di montascale in condominio.
Per amministratori condominiali, famiglie e progettisti, questi modelli offrono spunti pratici e normativi per rispondere a un bisogno sempre più attuale.
Condominio per anziani autosufficienti: cos’è e come funziona
I condomini per anziani autosufficienti rappresentano una risposta concreta alle esigenze abitative di chi, pur avanti con l’età, non necessita di assistenza sanitaria continuativa, ma cerca una soluzione abitativa protetta, funzionale e con servizi a supporto.
Questi condomini sono strutturati come normali edifici residenziali, ma:
- ogni appartamento è progettato per essere accessibile, con bagni spaziosi, assenza di barriere architettoniche e impianti domotici per agevolare la quotidianità;
- gli spazi comuni favoriscono l’interazione: aree verdi, salotti condivisi, cucine collettive;
- è spesso prevista la presenza di un custode o referente sociale, che può intervenire in caso di emergenze e supportare gli inquilini.
Un ruolo fondamentale lo gioca l’amministratore di condominio, che deve essere in grado di organizzare i servizi, mediare tra i condòmini e collaborare con operatori sociosanitari.
Condominio solidale per anziani: il modello abitativo che promuove l’autonomia
Il condominio solidale per anziani è un’evoluzione del modello tradizionale, in cui il concetto di abitare si intreccia con quello di mutuo aiuto e solidarietà di vicinato. Gli anziani vivono in appartamenti indipendenti ma all’interno di una comunità attiva, dove ciascuno può contare sull’altro.
Quali sono le caratteristiche principali?
- Condivisione degli spazi (cucine, lavanderie, orti urbani) per promuovere la socialità.
- Integrazione con il territorio, grazie alla collaborazione con enti locali, cooperative e associazioni.
- Attività organizzate in comune: corsi, attività fisica, eventi culturali.
L’amministrazione condominiale, in questi casi, assume una dimensione relazionale: è chiamata non solo a gestire il bene materiale, ma anche a facilitare la convivenza e l’inclusione.
Senior housing: abitare insieme senza rinunciare all’indipendenza
Il senior housing è un modello residenziale che unisce autonomia abitativa e servizi su misura, molto diffuso nei paesi del nord Europa e oggi in crescita anche in Italia. A differenza delle case di riposo, queste strutture non prevedono un’assistenza sanitaria costante, ma mettono a disposizione spazi comodi, sicuri e un pacchetto di servizi opzionali.
Tra le caratteristiche più apprezzate:
- appartamenti accessibili e domotizzati, pensati per durare nel tempo;
- presenza di una reception o portineria sociale;
- servizi alla persona: pulizie, pasti a domicilio, accompagnamento.
Il senior housing è ideale per chi cerca una soluzione “a metà strada” tra casa propria e struttura assistenziale. Per i condomìni tradizionali che vogliono evolversi in questa direzione, è importante affrontare il tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
Condomini sociali per anziani: integrazione, servizi e supporto reciproco
A metà tra edilizia residenziale pubblica e housing sociale, i condomini sociali per anziani offrono alloggi a canone calmierato, in contesti dove il benessere collettivo è al centro della progettazione.
In genere, queste strutture prevedono:
- supporto alla mobilità ridotta, grazie a rampe, montascale e ascensori accessibili;
- integrazione intergenerazionale con famiglie e giovani;
- presenza di assistenza domiciliare leggera, attività ricreative e consulenza sociale.
L’amministratore di condominio ha qui un ruolo ampliato: deve saper gestire non solo gli aspetti economici, ma anche le relazioni tra gli inquilini, mediando conflitti e facilitando la partecipazione attiva.
Montascale in condominio: normativa, approvazione e diritti del singolo
Il tema del montascale è cruciale per garantire l’accessibilità degli anziani nei condomìni senza ascensore o con scale interne scomode. Ma cosa prevede la legge?
La normativa di riferimento
L’art. 2 del Decreto Legislativo 13 aprile 1988, n. 122, stabilisce che le innovazioni destinate ad abbattere le barriere architettoniche non possono essere vietate, a meno che non compromettano la sicurezza o la stabilità dell’edificio.
Come si ottiene l’approvazione
- Il condomino interessato deve presentare richiesta all’assemblea condominiale.
- Serve una delibera a maggioranza dei presenti e almeno 1/3 dei millesimi.
- In caso di rifiuto, il singolo ha comunque diritto a installare a proprie spese il montascale, purché non danneggi le parti comuni.
Obblighi del condominio
Se l’impianto serve a garantire i diritti fondamentali, come l’accessibilità a un invalido, esiste in questo caso un obbligo di attivazione dell’ascensore in condominio.
Mini-alloggi per la terza età: progettazione e caratteristiche degli spazi
I mini-alloggi pensati per gli over 65 sono sempre più richiesti. Compatti, efficienti e sicuri, questi spazi sono ideali per chi vive da solo e desidera ambienti gestibili.
Caratteristiche fondamentali:
- superficie tra i 35 e i 50 mq, ben distribuita, senza sprechi;
- zona giorno luminosa, cucina funzionale, bagno accessibile;
- nessun dislivello, porte scorrevoli, pavimentazione antiscivolo;
- predisposizione per sistemi di domotica o telesoccorso.
La progettazione deve tener conto della privacy, della facilità di manutenzione e di una rete di servizi facilmente raggiungibili, come farmacia, medico, spazi verdi e mezzi pubblici.
Domande frequenti
Tutte le persone over 65 autosufficienti che desiderano vivere in un contesto protetto, senza rinunciare alla propria autonomia.
No, ma se un disabile ne ha bisogno, il condominio può essere obbligato ad approvarne l’installazione.
Una delibera assembleare, ma in alcuni casi il singolo può installarlo a proprie spese senza approvazione.
Maggiore autonomia, ambienti privati, servizi flessibili e un contesto più domestico.
Sì, devono gestire anche aspetti relazionali, sociali e spesso coordinarsi con enti esterni.
No, possono essere adatti anche a coppie anziane con esigenze specifiche di spazio e accessibilità.
Sì, soprattutto per interventi legati all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Estia crede fermamente in un modello abitativo che valorizzi l’individuo e la comunità. Che si tratti di un anziano che desidera mantenere la propria indipendenza o di un intero condominio che vuole diventare più inclusivo e accessibile, Estia è pronta a fornire soluzioni concrete e supporto professionale.
Con una presenza capillare sul territorio, una filiera di servizi certificati e un team di amministratori specializzati, Estia semplifica la vita nei condomìni, anticipando i bisogni della società e costruendo ambienti più umani, sostenibili e solidali.