Piccoli lavori di manutenzione in appartamento: perché e quando farli

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La gestione di un condominio richiede attenzione e cura costante degli spazi comuni e dei singoli appartamenti, sia attraverso i lavori di manutenzione straordinaria che per piccoli interventi ordinari. Possono infatti essere eseguiti lavori di piccole entità dai singoli condòmini tenendo in considerazione le norme di condominio e della legislazione italiana per evitare potenziali problematiche o controversie con gli altri residenti.

In questo articolo, vedremo quali sono i piccoli lavori di manutenzione realizzabili in condominio, le norme che regolano tali interventi e la legislazione italiana applicabile a seconda del tipo di lavoro da svolgere. Infine, approfondiremo l’iter corretto da seguire per eseguire in condominio questi lavori ordinari di manutenzione senza incorrere in spiacevoli problematiche.

Norme di condominio per piccoli lavori di manutenzione

Prima di dare avvio a qualsiasi lavoro di manutenzione in un condominio è fondamentale consultare attentamente il regolamento condominiale. In genere, le norme di condominio stabiliscono i limiti e le procedure per i lavori che possono essere svolti autonomamente dai singoli condòmini.

Generalmente i lavori di piccola entità di un appartamento in condominio che non richiedono una modifica sostanziale della struttura dell’edificio o che non comportano un impatto significativo sugli altri condòmini, sono sempre consentiti. Tuttavia, è importante verificare se è richiesta una comunicazione preventiva a tutti gli abitanti dello stabile o un’autorizzazione specifica da parte dell’assemblea o dell’amministratore di condominio.

Una volta accertato questo aspetto è importante identificare quali interventi effettuare (classificabili come piccola manutenzione) e capire se effettivamente si tratta di lavoretti di routine che non modificano strutturalmente l’edificio. Tra questi possiamo ad esempio menzionare:

  • la sostituzione di lampadine
  • la riparazione o sostituzione di rubinetti
  • la sostituzione della caldaia
  • la sostituzione degli infissi
  • i piccoli ritocchi delle facciate
  • le riparazioni sugli impianti
  • la verniciatura di porte e finestre interne.

Tuttavia, è importante ricordare che le norme di condominio possono variare da caso a caso, per tale ragione di seguito sono elencati alcuni esempi di piccoli lavori comunemente accettati dal condominio che sicuramente non richiedono autorizzazioni, neanche da parte dell’assemblea: 

  • riparazioni e sostituzioni di elettrodomestici, rispettando le disposizioni riguardanti l’allacciamento alle utenze comuni come l’acqua, il gas o l’elettricità;
  • tinteggiatura interna, a meno che il regolamento condominiale non imponga restrizioni particolari o colori specifici da utilizzare;
  • sostituzione delle lampadine;
  • installazione di mensole o quadri leggeri evitando di danneggiare le strutture portanti o di utilizzare sistemi di fissaggio che causino danni permanenti.

Ovviamente questi sono solo esempi generali, ma è sempre fondamentale verificare le norme specifiche stabilite dall’assemblea del proprio condominio e assicurarsi di agire nel rispetto delle regole vigenti e di tutti i residenti.

Legislazione italiana per piccoli lavori di manutenzione

La legislazione italiana disciplina vari aspetti relativi ai lavori di manutenzione in condominio. Ad esempio, la Legge 220/2013 regola le opere di manutenzione straordinaria, mentre il Codice Civile italiano disciplina le norme generali in materia di condominio. Per i piccoli lavori di manutenzione, l’articolo 1120 del Codice Civile stabilisce che ogni condomino può realizzare opere che riguardano la propria unità immobiliare, purché non alterino la destinazione d’uso del condominio e non ledano gli interessi degli altri condòmini.

Prima di iniziare i lavori quindi è opportuno verificare se sia necessario ottenere un’autorizzazione preventiva o comunicare l’intenzione di effettuare il lavoro. In caso di necessità, bisogna presentare una richiesta all’amministratore o all’assemblea condominiale, fornendo dei dettagli quali:

  • il tipo di intervento
  • la durata prevista per i lavori
  • le eventuali misure adottate per ridurre al minimo il disturbo per gli altri condomini.

Inoltre, è consigliabile comunicare tempestivamente agli altri condòmini l’intenzione di eseguire i lavori, in modo da informarli sugli eventuali disagi temporanei e garantire una buona convivenza all’interno dell’edificio, rispettando gli orari di silenzio notturni e diurni.

In definitiva: consultare attentamente il regolamento condominiale, fare riferimento all’amministratore di condominio per seguire l’iter corretto e comunicare con trasparenza agli altri condòmini i tuoi lavori, sono gli elementi fondamentali per evitare controversie e garantire un ambiente sano e armonioso.

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