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Far parte di un condominio può voler dire gestire e pensare in senso comunitario a molte azioni semplici e quotidiane di manutenzione ordinaria, come la cura del giardino, la gestione dell’illuminazione esterna o dell’area rifiuti, la pulizia degli spazi comuni, l’utilizzo dei parcheggi; ma anche occuparsi di azioni e spese di manutenzione straordinaria, non quotidiane e di medio e grande impatto, come nel caso dell’eliminazione delle barriere architettoniche nel condominio.
Così come per le strade e per i luoghi pubblici, anche il condominio deve essere vivibile per tutti e in tutti i sensi, senza dare intralcio alla vita sociale di ogni condòmino, direttamente o indirettamente.
Per questo motivo l’abbattimento delle barriere architettoniche e il miglioramento di eventuali punti di accesso alle aree comuni giocano un ruolo fondamentale per tutti coloro che vi abitano.
Spesso però, non si comprende esattamente cosa s’intenda per barriera architettonica, legandola esclusivamente a un problema per chi, magari per questioni di handicap, è costretto a usare stampelle o altri presidi di ausilio ai movimenti. In realtà questa visione parziale del problema non permette di percepire a pieno la rilevanza delle barriere architettoniche in condominio.
Infatti queste sono ostacolo fisico che impedisce l’uso di spazi a chi vive gli spazi comuni, anche per motivazioni diverse dalle ridotte possibilità motorie. Per tale ragione esistono diversi esempi di barriere architettoniche e il condominio, soprattutto se datato, è proprio uno di quei luoghi in cui se ne celano tantissime.
In quest’ottica, sono tanti i soggetti che purtroppo potrebbero trovare ostacolo nelle barriere architettoniche presenti in condominio:
- gli anziani;
- le persone con disagi fisici e/o motori;
- chi vuole ospitare queste persone.
Per ovviare a questa problematica, il Governo ha agito dal punto di vista normativo con l’articolo 119-ter del decreto Rilancio, introdotto dall’articolo 1, comma 42, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022), riconoscendo ai contribuenti un’agevolazione finalizzata all’eliminazione di barriere architettoniche in condominio.
Consigliamo di approfondire i seguenti argomenti
– Bonus 75 Barriere Architettoniche
– Condono edilizio 2024, guida completa al Decreto Salva Casa
Per un amministratore di condominio che si trova a gestire uno stabile con molte barriere architettoniche, poter avere un’agevolazione del genere è ovviamente un punto di forza, ma è parimenti importante sapere come tale misura economica funziona.
Ad esempio è opportuno essere a conoscenza del fatto che si tratta di una misura utilizzabile anche per altri lavori di ristrutturazione, ovviamente sempre funzionali a far fruire con agilità gli spazi eliminando le barriere. Vediamo alcune casistiche:
- automazione di impianti per l’edificio;
- automazione di singole unità immobiliari;
- sostituzione degli impianti per l’inserimento di un ascensore;
- spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali dell’impianto stesso;
- spese sostenute per le opere di completamento (pavimentazione, sostituzione sanitari, impianto elettrico).
Tutte queste spese, per effetto dell’art. 1 comma 365 della Legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023) possono essere sostenute dal 1° gennaio 2022, fino al 2025, quindi con una proroga di 3 anni.
Come gestire in condominio l’abbattimento di barriere architettoniche
Lavori simili in condominio non sono di semplice gestione; ultimamente però, grazie al comma 3, art. 10 del D.L. 76/2020 – il c.d. “Decreto Semplificazioni”, fortunatamente si riconosce a ciascun partecipante alla comunione o al condominio la facoltà di realizzare a proprie spese le opere di rimozione di barriere architettoniche.
Tuttavia, è stato previsto che le innovazioni da implementare negli edifici privati volte a eliminare le barriere, ai sensi dell’art. 1121 c.c., comma 1, possono essere sempre realizzate, fatta eccezione per il caso in cui queste possano recare danni alla stabilità o alla sicurezza dell’immobile.
Tra gli interventi che danno diritto alla detrazione rientrano la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione, la sostituzione di gradini con scivoli e rampe, ovviamente se conformi alle prescrizioni tecniche previste dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Per approvare le opere in questione, la normativa prevede un quorum per la delibera costituito dalla maggioranza degli intervenuti e da almeno la metà del valore dell’edificio, sia in prima che in seconda convocazione.
Detrazioni fiscali fino al 2025
Le detrazioni fiscali per l’eliminazione delle barriere architettoniche in condominio sono regolate dall’art. 119-ter del DL 34/2020, che nello specifico prevede una detrazione gestita in 5 quote annuali di pari importo che ammontano al 75% delle spese sostenute per le opere.
Per maggiori informazioni approfondisci l’argomento riguardo al Bonus 75 Barriere Architettoniche