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Che si tratti della necessità di avere maggiore privacy o del desiderio di abbellire l’esterno di un appartamento, spesso si è soliti installare divisori sui balconi; ma la domanda che ci poniamo oggi è la seguente: cosa succede se il divisorio viene inserito in un appartamento all’interno di un edificio condominiale?
Abbiamo già visto nell’approfondimento sulla gestione dell’androne condominiale che, ai sensi dell’art. 1117 del Codice Civile, ci sono parti che si possono definire comuni e parti che invece sono esclusive della singola proprietà. In virtù di questo articolo del Codice, è importante sapere che i balconi non sono definiti parti in comune, a differenza di quanto avviene per i rivestimenti.
Dopo questa premessa è anche utile menzionare la tipologia di balcone con cui ci si può confrontare in fase di valutazione; il balcone aggettante, infatti, rappresenta un prolungamento dell’appartamento, il cui piano calpestabile e la relativa superficie sono di proprietà del titolare dell’appartamento. Quindi, ai sensi dell’art. 885 del Codice Civile, ogni proprietario può innalzare un muro divisorio o modificare l’aspetto dello stesso se lo desidera.
Tuttavia secondo l’ordinanza n. 10848/2020 della Corte di Cassazione, le ringhiere e i divisori tra balconi, oltre ad avere funzione di parapetto, hanno un rilievo estetico nel contesto della facciata condominiale e, pertanto, costituiscono parte integrante di quest’ultima. Perciò, se ti stai chiedendo come gestire in condominio i divisori per balconi, essi vanno intesi sì come proprietà dei singoli, ma con un inevitabile impatto su tutto l’edificio, che deve essere tenuto in conto.
Perciò un condòmino può sempre decidere di innalzare un divisorio, ma deve sottoporre la questione a tutta l’assemblea, e i piccoli lavori di manutenzione che eventualmente ne dovessero conseguire dovrebbero essere divisi in base ai millesimi con tutti i proprietari.
Quali sono quindi le procedure da rispettare per non incorrere in errori? Scopriamolo.
Divisori per balconi: quali sono i permessi e le norme in condominio?
Quando si desidera installare divisori per balconi in un condominio, è essenziale comprendere e applicare le norme così da garantire una convivenza armoniosa con gli altri condòmini ed evitare controversie o problemi futuri.
Come accennato i divisori per balconi sono strutture installate sui balconi al fine di separare fisicamente lo spazio esistente tra due appartamenti attigui. Possono essere realizzati con diversi materiali, come legno, alluminio o tessuto, e possono avere diverse altezze o design; inoltre possono essere rimovibili o fissi.
Le regole che definiscono tutti i dettagli per l’installazione vengono solitamente determinate dal regolamento condominiale, che attribuisce dei criteri estetici da rispettare e le modifiche che è possibile apportare agli spazi condivisi. Ogni iniziativa al riguardo deve quindi essere discussa in assemblea condominiale, in modo collettivo.
In molti casi, l’installazione di divisori per balconi richiede il consenso della maggioranza dei condòmini. Potrebbe essere necessario, quindi, presentare una proposta durante un’assemblea condominiale e ottenere il voto favorevole della maggioranza dei partecipanti.
Durante l’installazione dei divisori per balconi è essenziale rispettare gli standard di sicurezza appropriati; per questo aspetto specifico è molto importante che l’amministratore di condominio si accerti e verifichi che le strutture siano installate correttamente, che siano stabili e che non rappresentino un pericolo per gli abitanti del condominio o per le proprietà adiacenti.
Procedure per l’installazione di divisori sul balcone
Se hai quindi necessità di un divisorio sul balcone di casa potresti dover realizzare una richiesta formale che contiene alcuni dettagli:
- descrizione specifica dell’installazione dei divisori per balconi
- esposizione dei materiali che verranno utilizzati
- dimensioni previste e gli impatti sulle strutture esistenti
- allegare eventuali documenti o renderizzazioni che possano aiutare a visualizzare l’aspetto finale.
Una volta inviata la richiesta sarà esaminata dall’amministratore condominiale. Saranno valutati gli aspetti estetici, la conformità alle norme condominiali e l’impatto sulle proprietà adiacenti.
Dopo l’eventuale approvazione in termini tecnici e di sicurezza, è indispensabile comunicare la decisione agli altri condòmini.
Tenuto conto di tutte le premesse è anche opportuno precisare che l’installazione dei divisori per balconi, potrebbe essere caratterizzata da limitazioni o vincoli quali:
- restrizioni estetiche, se il progetto non mantiene l’armonia visiva nell’edificio o se contiene materiali o colori non consentiti, al punto da non integrarsi con lo stile architettonico esistente;
- vincoli architettonici, che limitano l’installazione nel caso siano necessarie modifiche strutturali che compromettano la stabilità dell’edificio;
- obbligo di divisori temporanei, infatti in alcuni condomini potrebbero essere consentiti solo divisori temporanei.
Se installi dei divisori per balconi senza avere i permessi necessari o senza rispettare le norme condominiali, potresti dover affrontare conseguenze legali con gli altri condòmini.
L’installazione di divisori per balconi in un condominio richiede, come sempre, attenzione ai dettagli e il rispetto delle norme condominiali. Verificare tutte le regole e coinvolgere gli altri condòmini nel processo decisionale è fondamentale per evitare controversie e problemi.