Gruppi di autoconsumo in condominio

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Immagina il tuo condominio come un microcosmo energetico, in grado di produrre, distribuire e utilizzare l’energia in modo efficiente e condiviso. 

Questa visione non è più solo un sogno irraggiungibile, ma una possibilità tangibile che si può realizzare attraverso l’implementazione di una rete che ha un unico e stesso obiettivo.

Si tratta dei gruppi di autoconsumo nei condomini che non solo consentono di ridurre la dipendenza dalla rete pubblica, ma promuovono una cultura energetica più consapevole e sostenibile.

Viviamo in un mondo in cui l’approvvigionamento e l’impiego responsabile dell’energia rivestono un ruolo di primaria importanza, e i gruppi di autoconsumo rappresentano una risposta concreta a questa sfida contemporanea…

Con l’approvazione della direttiva Europea Casa Green e l’abolizione degli incentivi per l’installazione di caldaie alimentate da gas fossili, come il metano, dove si prevede la sostituzione con impianti di riscaldamento ibridi, caldaie e pompe di calore, la produzione energetica da fonti rinnovabili, come fotovoltaico diventa ancora più urgente e importante.

Cosa sono i gruppi di autoconsumo nei condomini

I gruppi di autoconsumo nei condomini sono delle vere e proprie comunità energetiche autosufficienti, in cui viene generata “in loco” l’energia, attraverso fonti rinnovabili, come ad esempio i pannelli solari o gli impianti eolici. 

L’energia generata viene poi condivisa tra tutti gli abitanti del condominio, e questo meccanismo crea una rete di produzione e distribuzione interna in cui ogni condòmino diventa simultaneamente produttore e consumatore.

Naturalmente, alla base di tale processo vi è la rete di condivisione energetica che collega gli impianti di produzione all’interno del condominio.

Questo approccio decentralizzato non solo riduce l’impatto ambientale, ma crea una comunità interconnessa che condivide l’energia e la responsabilità di una gestione energetica sostenibile. 

Come si attivano

Creare un gruppo di autoconsumo all’interno del proprio condominio non è certamente un’impresa impossibile… anzi!

Bisogna seguire semplicemente un iter “burocratico” per poter avviare questo progetto.

Step 1: la nomina del referente

La prima cosa da fare per dare vita a un sistema del genere è nominare un referente che può essere uno dei condòmini oppure l’amministratore stesso. 

Il referente avrà il compito di coordinare l’intero gruppo e garantirne il corretto funzionamento.

Step 2: assemblea 

Dopodiché, si convoca l’assemblea in cui si raccolgono le adesioni e si definiscono le regole operative del gruppo di autoconsumo, inclusa la scelta del criterio di condivisione e la definizione di come verranno ripartiti i benefici tra i partecipanti.

Step 3: preparazione del progetto

Solitamente, vengono poi raccolte le bollette di tutti i partecipanti per avere una visione ampia e trasparente in merito alla quantità di energia necessaria e sulle abitudini di consumo della comunità, orientando il progetto verso una soluzione su misura. 

Fatto ciò, si dà mandato per avviare il progetto.

Step 4: creazione del gruppo di autoconsumo

Non appena il progetto viene ricevuto e approvato in una seconda assemblea, tutte le utenze comuni vengono allacciate a un’unica rete, dando vita al gruppo di autoconsumo.

Il Decreto per gli incentivi

Il recente Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, pubblicato il 24 gennaio 2024, introduce incentivi significativi per i gruppi di autoconsumo condominiale.

La vera novità risiede nell’allocazione di due miliardi e duecento milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). 

Tale finanziamento prevede un contributo del 40% a fondo perduto per gli impianti ubicati nei comuni fino a 5.000 abitanti; un’iniziativa ambiziosa e concreta, volta a promuovere la diffusione delle energie rinnovabili su tutto il territorio nazionale.

Il countdown è quindi ufficialmente iniziato!

Con la pubblicazione del Decreto, si prospettano due passi attuativi cruciali per dare il via alle procedure. 

Secondo l’articolo 11 del Dm Mase, entro 30 giorni, verranno divulgate le regole operative. 

Questo avverrà su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e previa verifica dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Successivamente, entro ulteriori 45 giorni, prenderanno il via le piattaforme del GSE. 

Queste saranno destinate all’invio delle richieste di accesso, mentre un portale specifico consentirà la verifica preliminare della completezza della documentazione acquisita.

Gruppi di autoconsumo in condominio: quali sono i benefici

Uno dei principali vantaggi, quando si aderisce a un gruppo di autoconsumo, è certamente il risparmio economico.

Infatti, grazie alla condivisione delle risorse energetiche, i costi per tutti i partecipanti diminuiscono, facendo respirare un po’ il portafoglio! 

Inoltre, la produzione locale di energia riduce la dipendenza dalle fonti tradizionali, stabilizzando i prezzi e garantendo un approvvigionamento più sicuro.

Ma i benefici non si fermano qui. 

I gruppi di autoconsumo condominiale promuovono anche la transizione verso un’economia circolare e sostenibile, grazie alla riduzione delle emissioni di carbonio.

Infine non dimentichiamo che essere parte di un gruppo di autoconsumo crea una connessione più forte tra i vicini, promuovendo così un forte senso di comunità e collaborazione.

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