Registro anagrafe e dossier sicurezza nel condominio

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A quindici anni dall’emanazione del Testo Unico sulla Sicurezza, emerge con chiarezza che numerosi settori lavorativi ancora non godono di un riconoscimento completo o parziale per quanto riguarda la tutela della salute e del benessere dei lavoratori.

Uno di questi settori è proprio il condominio, dove le statistiche sottolineano che sono oltre 6.500 gli incidenti gravi che si verificano ogni anno, coinvolgendo quasi 1.4 milioni di edifici a rischio immediato.

Dunque diviene prioritaria la necessità di affrontare la questione della sicurezza nei condomini, considerando soprattutto le statistiche sopra citate.

Certo è che questo ritardo potrebbe derivare da una sottovalutata importanza della sicurezza condominiale o dalla mancanza di adeguati strumenti normativi che affrontino specificamente questa realtà.

La sicurezza dei lavoratori nel condominio

La complessità degli spazi condominiali, condivisi da diverse unità abitative e destinati a utilizzi vari, rende essenziale adottare misure di sicurezza adeguate per prevenire incidenti e garantire un ambiente di lavoro sicuro.

Tuttavia, spesso si verificano situazioni di rischio dovute alla mancanza di manutenzione, alla presenza di materiali pericolosi oppure all’inosservanza delle norme di sicurezza comuni.

Ecco perché occorre adottare misure preventive che salvaguardino la sicurezza dei lavoratori e di tutti i residenti dell’intera struttura.

Il condominio è un luogo di lavoro?

In un’epoca in cui le dinamiche lavorative si evolvono, è fondamentale esaminare l’interessante prospettiva delineata dalla Corte di Cassazione Penale (Sez. Fer. n. 45316 del 07/11/2019), che afferma che ogni tipologia di spazio può assumere la qualità di luogo di lavoro, a patto che ospiti almeno un posto di lavoro o sia accessibile al lavoratore nel contesto delle sue mansioni.

Dunque, anche il condominio può essere considerato un luogo di lavoro poiché in esso possono essere svolte e gestite attività che coinvolgono prestazioni lavorative, indipendentemente dalle finalità originarie della struttura e dall’accesso da parte di terzi, estranei all’attività lavorativa.

All’interno del condominio, infatti, lavorano giardinieri, operai, portinai, addetti alla pulizia e operatori dedicati alla manutenzione straordinaria e ordinaria della struttura.

E queste figure, pur svolgendo mansioni diverse, convergono in un unico obiettivo comune: rendere il condominio non solo un luogo di residenza, ma anche un ambiente di lavoro in cui la collaborazione è essenziale poiché ognuno contribuisce al benessere generale del condominio e dei suoi residenti.

Il ruolo dell’amministratore di condominio

In questo contesto, l’amministratore di condominio si trasforma da semplice gestore delle pratiche amministrative a un vero e proprio datore di lavoro, in quanto responsabile della gestione e del mantenimento della sicurezza nelle parti comuni dell’immobile.

Una delle sfide principali che l’amministratore deve affrontare è la creazione e l’implementazione di un piano di sicurezza sul lavoro.

La sicurezza, infatti, diventa una priorità assoluta, e l’amministratore deve assicurarsi che tutte le figure coinvolte siano adeguatamente formate sulle procedure di emergenza, sull’uso corretto delle attrezzature e sulla prevenzione degli incidenti.

La gestione delle risorse umane da parte dell’amministratore include anche l’implementazione di politiche che assicurino il rispetto delle normative del lavoro, la giusta retribuzione e la tutela dei diritti dei lavoratori.

Un amministratore attento, infatti, non solo tiene conto delle esigenze pratiche del condominio, ma si impegna anche a garantire che le condizioni di lavoro siano in linea con gli standard normativi.

Inoltre, ai sensi del D.L. 23.12.2013 n. 145 Legge n. 9/2014, l’amministratore, supportato da un esperto in materia, è tenuto a condurre analisi approfondite dei rischi presenti nell’edificio.

Questo processo mira a verificare la conformità dei diversi aspetti normativi, con un’attenzione particolare alle parti comuni dell’edificio sotto la sua amministrazione.

Un passo fondamentale per adempiere tali obblighi è la redazione del Registro Anagrafe Sicurezza (RAS).

Il RAS rappresenta un fascicolo tecnico dettagliato che raccoglie tutte le informazioni relative alle condizioni di sicurezza nelle parti comuni dell’edificio; esso include anche tutte le certificazioni richieste dalle normative vigenti, offrendo un quadro completo dello stato della sicurezza dell’edificio.

Il Registro anagrafe sicurezza non è un documento statico, ma piuttosto dinamico e in continua evoluzione; deve essere infatti periodicamente aggiornato per riflettere qualsiasi cambiamento nelle condizioni di sicurezza dell’edificio.

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Le responsabilità dell’amministratore dopo aver redatto il RAS

Una volta redatto il RAS, l’amministratore condominiale si trova di fronte a una preziosa risorsa informativa che offre un quadro completo della situazione del condominio in relazione ai requisiti di sicurezza.

Tuttavia, la sua responsabilità va oltre la mera compilazione del registro; egli è chiamato a un’azione concreta per garantire la conformità normativa e la sicurezza a lungo termine degli inquilini.

L’amministratore infatti, consapevole delle criticità individuate dal registro anagrafe sicurezza, deve adottare un approccio proattivo nel ripristinare tutte le situazioni che non rispettano i requisiti di sicurezza; questo processo può richiedere interventi immediati o a lungo termine, a seconda della gravità e dell’urgenza delle problematiche individuate.

L’obiettivo è quello di creare un ambiente sicuro e conforme alle normative, garantendo la protezione di lavoratori e residenti.

Affinché questo processo di miglioramento sia adeguatamente documentato, l’amministratore deve istituire un apposito registro scritto; ogni miglioramento, modifica o intervento dovrebbe essere dettagliatamente registrato, fornendo una traccia chiara delle azioni intraprese per garantire la sicurezza dell’edificio.

Questa pratica non solo assicura la trasparenza delle operazioni svolte dall’amministratore, ma costituisce anche un’importante base di conoscenza per future valutazioni e ispezioni.

Inoltre, il registro scritto rappresenta un mezzo di comunicazione efficace con i condomini, dimostrando l’impegno dell’amministratore nel garantire un ambiente sicuro e conforme alle norme di sicurezza.

Il Dossier di sicurezza: una garanzia per il benessere

Il Dossier sicurezza condomini è un documento che sottolinea l’importanza di identificare e valutare i potenziali pericoli all’interno degli edifici condominiali, attribuendo loro una stima accurata della gravità del danno che potrebbero causare.

Esso include una valutazione dei rischi, le misure di prevenzione adottate, i piani di emergenza, nonché i documenti relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria. In sostanza, il dossier funge da guida completa per garantire un ambiente sicuro e protetto.

La sua creazione è di responsabilità dell’amministratore di condominio, che oltre alle consuete mansioni amministrative, deve assicurarsi di mantenere aggiornato il dossier, riflettendo qualsiasi cambiamento strutturale, tecnologico o normativo che possa influire sulla sicurezza del condominio.

Il dossier, inoltre, deve essere accessibile a tutte le parti interessate, compresi i residenti e il personale che lavora nel condominio.

L’amministratore ha infatti la responsabilità di garantire che tutti abbiano la possibilità di consultare il dossier, favorendo così una maggiore consapevolezza e partecipazione da parte della comunità condominiale.

Se desideri ulteriori informazioni non esitare a contattarci.

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Gli Autori

Carlo Pikler

Avv. Carlo Pikler

www.privacyandlegal.it

Avvocato Cassazionista del Foro di Roma, Collaboratore de Il Sole 24 Ore ne “Il Quotidiano del Condominio”, Responsabile del Centro Studi Privacy and Legal Advice, co-founder e Presidente di A.T.P., Responsabile della Camera Arbitrale A.T.P. Associazione Tutela e Protezione, Presidente de “Il Foro Immobiliare” Roma con delega nel Lazio, Responsabile Area Privacy e nuove tecnologie di Confassociazioni Lazio, docente e formatore di Studio Legale Cataldi, Coordinatore del Centro Studi di Federprivacy in ambito condominiale.

rosario dolce

Avv. Rosario Dolce

studiolegaledolcepalermo.it

Rosario Dolce, avvocato palermitano nato il 24 aprile 1976, è il fondatore dello Studio Legale Dolce, specializzato in diritto condominiale. Ha partecipato al Congresso Nazionale Forense come delegato del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo nel triennio 2018-2020. Ha scritto numerosi articoli e libri sul tema del condominio, collaborando con il Sole24ore e Condominioweb.com. Ha ricevuto riconoscimenti dalla Normann Accademy per il suo impegno nella giustizia e nella legalità. Ha tenuto lezioni universitarie sul diritto condominiale presso le Università di Palermo ed Enna. Attualmente è coinvolto in vari progetti editoriali e professionali nel campo del diritto immobiliare.

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