Orari silenzio condominio, scopriamo quali sono

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Tra le maggiori cause di liti tra condòmini ci sono sicuramente i rumori molesti e orari di silenzio non rispettati. 

Conoscere questi ultimi ti aiuterà a vivere in modo più sereno possibile e ad avere dei rapporti di vicinato pacifici.


Per capire cosa si può fare e cosa no, in questo articolo chiariamo quali sono gli orari da rispettare e le soluzioni per risolvere il problema del vicinato rumoroso

Rumori in condominio: quando possono essere definiti molesti?

C’è chi ha una soglia di tolleranza maggiore, chi minore, ma in generale i rumori in condominio si definiscono molesti se superano i 5 decibel di giorno e i 3 decibel durante la notte, come dichiara la Corte di Cassazione.

Quali sono i rumori più diffusi in un condominio?

Sarà capitato almeno una volta di essere svegliati dal martello pneumatico per i lavori di ristrutturazione oppure di non riuscire a prendere sonno per la musica ad alto volume e per gli schiamazzi durante una festa.

In ogni condominio, ci sono dei rumori abbastanza diffusi.
Qui abbiamo riportati i più comuni:

  • musica e tv ad alto volume
  • orari di lavoro come trapano, martelli e altri strumenti per lavori di ristrutturazione
  • schiamazzi e urla di adulti e bambini
  • cani che abbaiano 
  • spostamento dei mobili 
  • aspirapolvere, lavatrici e altri elettrodomestici 
  • strumenti musicali 
  • passi di scarpe col tacco
  • ventole di climatizzatori e cappe di aspirazione

In quali orari bisogna rispettare il silenzio?

Trovi gli orari di silenzio da rispettare nel regolamento del condominio, che di solito è affisso all’entrata del condominio o in altre zone comuni. Altrimenti le indicazioni sugli orari possono essere individuate all’interno del regolamento comunale o della polizia municipale. In ogni caso seguendo il buon senso difficilmente si rischia di sbagliare.

Qualora non fossero indicati gli orari, valgono però  queste regole generali

  • orari di silenzio per fascia notturna 21:00 – 8:00 
  • orari di silenzio fascia diurna 13:00 – 16:00

Queste fasce orarie, che di solito sono quelle dedicate al riposo, valgono indipendentemente dalla città in cui risiedi e dai giorni della settimana.

Se ti stai chiedendo quindi “ci sono degli orari da rispettare anche nel weekend?”, la risposta è sì: in generale, la norma vale anche per il sabato e la domenica

Per l’intervallo di tempo in cui non c’è il silenzio da rispettare, sottolineiamo che bisogna appellarsi al buon senso e all’educazione nell’evitare rumori molesti: rispetterai così i vicini e le altre persone che abitano nel tuo condominio. 

Facciamo qualche esempio pratico.
Per fare le pulizie di casa non c’è nessuna norma che stabilisce in quale momento della giornata svolgerle. Ma se dovrai utilizzare l’aspirapolvere è chiaro che potrai farlo al di fuori degli orari di silenzio (nel pomeriggio dopo le 16:00 o in mattinata dopo le 8:00). 

E in estate?

Dato che le giornate si allungano, potrebbe variare l’orario di silenzio per la fascia serale.

Nella bella stagione può capitare anche di affittare un appartamento al mare e avere dei vicini rumorosi oppure di ricevere un condòmino alla propria porta per un richiamo.
Cosa fare allora per evitare di rovinarsi le vacanze?
Verifica se c’è un regolamento di condominio e informati sugli orari che limitano l’emissione dei rumori eccedenti la normale tollerabilità.

Cosa fare se gli orari di silenzio non sono rispettati

Come prima soluzione, chiedi con gentilezza e cortesia al condòmino di fare meno rumore e cerca di risolvere la questione in maniera educata e più tranquilla possibile.

Se la situazione rimane la stessa (o peggiora) e vuoi risolvere il problema, hai tre alternative:

  1. esponi il problema in assemblea condominiale
  2. parla con l’amministratore condominiale
  3. sporgi denuncia 

Per quest’ultimo punto, puoi chiamare la polizia o i carabinieri.
In ogni caso, le forze dell’ordine verificheranno l’entità dei rumori molesti e stileranno un verbale. 

Le sanzioni: cosa dice la legge?

Chi disturba la quiete del condominio può essere soggetto a sanzione, come dichiara l’ex articolo 659 del Codice Penale che prevede un arresto o una multa per i trasgressori. La sanzione varia in base alla gravità della situazione.

Infatti, nella valutazione della sanzione, le autorità giudiziarie devono tener conto di vari fattori come l’esigenza della produzione di rumori (pensa ad esempio alla cappa d’aspirazione di un ristorante), come riportato nell’articolo 844 del Codice Civile.

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