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La questione delle case abbandonate è più diffusa e complessa di quanto si immagini.
Si tratta di immobili che, per incuria, decesso del proprietario o problematiche ereditarie, vengono lasciati a se stessi.
E con il tempo diventano un rischio per chi vive vicino, un costo per il Comune e, in certi casi, anche un’opportunità per chi cerca una casa da ristrutturare o acquistare a condizioni vantaggiose.
Ma come si riconosce una casa abbandonata? Chi se ne deve occupare? Si può entrare? Si può comprare?
Cosa si intende per casa abbandonata e quando un immobile rientra in questa categoria
Non tutte le case vuote sono necessariamente “abbandonate”. Alcune sono solo temporaneamente disabitate, magari per motivi lavorativi, familiari o burocratici. Altre, invece, versano in condizioni di degrado evidenti, senza che nessuno se ne prenda cura per anni.
È in questi casi che si può parlare di vero e proprio abbandono.
Una casa si considera abbandonata quando:
- nessuno la abita stabilmente e non risulta locata;
- non vengono pagate le utenze né le imposte da anni;
- manca ogni forma di manutenzione esterna e interna;
- non ci sono evidenze di proprietà attiva o amministrazione.
Spesso le case abbandonate si trovano in aree rurali, ma anche nelle periferie urbane. E talvolta lo stato di abbandono è il risultato di contenziosi familiari o successioni bloccate, come accade nelle situazioni di casa ereditata occupata da un erede senza accordo tra coeredi.
Casa confinante abbandonata: rischi, responsabilità e a chi rivolgersi
Chi vive accanto a una casa abbandonata sa bene che non è solo una questione estetica. Le crepe che si allargano nel muro perimetrale, gli animali che trovano rifugio tra le tegole smosse, le infiltrazioni che iniziano a danneggiare il proprio immobile: tutto questo può avere ripercussioni gravi sulla sicurezza e sul valore della proprietà.
I rischi principali sono:
- danni strutturali alle abitazioni confinanti
- problemi igienico-sanitari dovuti a infestazioni
- pericolo di crolli o incendi per mancanza di manutenzione.
Se l’immobile abbandonato confina con il proprio, è legittimo chiedere l’intervento dell’amministrazione comunale o della polizia locale. In casi più gravi, si può ricorrere al giudice per imporre la messa in sicurezza.
Ma prima ancora, è utile cercare di risalire al proprietario tramite visura catastale, per capire se esistono margini di trattativa o se è necessario un intervento legale.
Casa abbandonata senza eredi: cosa prevede la legge e quando interviene lo Stato
Capita più spesso di quanto si immagini: un anziano muore senza lasciare parenti diretti, né testamento. Nessuno rivendica la proprietà, nessuno si presenta a curare l’immobile. Cosa succede in questi casi?
La legge italiana è chiara: se nessuno accetta l’eredità e non esistono eredi legittimi fino al sesto grado, la proprietà dell’immobile passa automaticamente allo Stato, secondo il principio della “devoluzione ereditaria”.
Ma attenzione: questo processo non è automatico né immediato.
Occorrono infatti:
- il decesso del proprietario senza testamento;
- la mancata accettazione dell’eredità da parte di tutti gli aventi diritto;
- la chiusura della successione con dichiarazione giudiziale.
Solo allora l’Agenzia del Demanio acquisisce l’immobile. Fino a quel momento, la casa può rimanere in un limbo giuridico che ne aggrava lo stato di abbandono.
Come sapere di chi è una casa abbandonata: visure, catasto e passaggi pratici
Scoprire la proprietà di una casa apparentemente abbandonata non è impossibile, ma richiede pazienza e metodo. Il primo passo è sempre accedere alle informazioni catastali.
Ecco cosa fare.
- Richiedere una visura catastale presso l’Agenzia delle Entrate (anche online), inserendo l’indirizzo preciso o le particelle catastali.
- Consultare la Conservatoria dei Registri Immobiliari per verificare eventuali passaggi di proprietà, donazioni, successioni.
- Chiedere informazioni al Comune o all’ufficio edilizia privata, che potrebbero avere dati più aggiornati o segnalazioni da parte dei vicini.
Una volta identificato il proprietario o gli eventuali eredi, si può valutare se contattarli per proporre un acquisto o semplicemente per sollecitare la manutenzione.
Come comprare una casa abbandonata in modo regolare e sicuro
L’idea di acquistare una casa abbandonata può essere allettante: prezzo basso, ampio margine di ristrutturazione, possibilità di investimento. Ma è fondamentale agire con attenzione per evitare truffe o problematiche legali.
Quali sono i passaggi fondamentali?
- Verificare la titolarità e la situazione ipotecaria dell’immobile tramite nota di trascrizione.
- Accertare l’esistenza di eventuali contenziosi o diritti reali, come usufrutto o servitù.
- Se il bene è devoluto allo Stato, è possibile partecipare ad aste pubbliche o fare un’offerta diretta all’Agenzia del Demanio.
È sempre consigliabile affidarsi a un notaio e a un tecnico (geometra o architetto), per verificare lo stato dell’immobile e la conformità urbanistica prima dell’acquisto.
Si può occupare una casa abbandonata? Conseguenze civili e penali
Alcune persone pensano che, se una casa è abbandonata da anni, sia “libera” e quindi utilizzabile. Ma la legge non funziona così! L’occupazione abusiva di un immobile costituisce reato, anche se la casa è in evidente stato di abbandono.
Le conseguenze penali e civili possono includere:
- denuncia per violazione di domicilio o invasione di proprietà;
- obbligo di sgombero immediato;
- risarcimento danni al legittimo proprietario (o allo Stato, se già acquirente del bene).
L’unico caso in cui una persona può ottenere un diritto reale sull’immobile è tramite usucapione, ma occorrono almeno 20 anni di possesso pacifico e ininterrotto, con specifici requisiti legali.
Case abbandonate in condominio: sicurezza, manutenzione e responsabilità
Quando una casa abbandonata si trova all’interno di un condominio, la situazione diventa un po’ più complicata.
Le finestre rotte lasciano passare freddo e umidità, le tubature non manutenute possono causare danni agli appartamenti vicini, e spesso si verificano infiltrazioni, infestazioni o guasti agli impianti comuni.
Il proprietario, anche se assente, resta responsabile delle spese condominiali. Ma in caso di irreperibilità, è l’intero condominio a dover anticipare le quote, creando tensioni tra i residenti e con l’amministratore.
Se l’appartamento abbandonato viene occupato abusivamente, la situazione può degenerare, soprattutto se si verificano atti vandalici o disagi per la sicurezza del palazzo.
In questi casi, serve un’amministrazione pronta a intervenire, in grado di coordinarsi con le autorità, i condomini e, se necessario, con un legale per il recupero delle spese o l’avvio di una procedura di sgombero.
Il ruolo di un’amministrazione professionale nella gestione di immobili lasciati in stato di abbandono
Gestire un condominio in cui esistono appartamenti abbandonati è una sfida che richiede preparazione tecnica, competenza normativa e capacità di mediazione. Un amministratore professionale non può limitarsi a convocare assemblee e redigere bilanci: deve essere un punto di riferimento attivo, in grado di prevenire situazioni critiche e agire in modo tempestivo.
In presenza di case abbandonate, il ruolo dell’amministratore include:
- notificare agli altri condomini l’esistenza di eventuali criticità legate all’abbandono;
- documentare le situazioni di pericolo o degrado;
- interfacciarsi con il Comune, i proprietari o il Demanio per eventuali azioni di recupero;
- coordinare eventuali spese straordinarie, garantendo trasparenza nella ripartizione anche se il proprietario non è presente.
Estia, con la sua struttura moderna e capillare, offre soluzioni efficaci anche per i casi più complessi, diventando un vero alleato per la gestione di stabili in cui si manifestano situazioni di abbandono o trascuratezza.
Domande frequenti sulle case abbandonate
Non esiste un termine legale, ma in genere oltre 1-2 anni senza manutenzione o uso.
No, è reato: si tratta comunque di una proprietà privata.
Puoi verificarlo tramite l’Agenzia del Demanio o con una visura catastale.
Il proprietario, anche se irreperibile; in sua assenza, le paga il condominio in attesa di recupero.
Sì, ma servono almeno 20 anni di possesso ininterrotto e condizioni precise.
Le case abbandonate sono spesso più che semplici edifici vuoti: sono nodi familiari irrisolti, pericoli latenti, occasioni mancate.
Estia affronta queste situazioni con professionalità, competenza e un approccio concreto, che si tratti di un condominio in cui un appartamento è lasciato al degrado, o di un intero stabile in attesa di definizione ereditaria.
Dalla mediazione tra eredi, al supporto per recuperare spese condominiali, fino alla gestione tecnica e legale degli immobili abbandonati, offriamo soluzioni personalizzate, con la forza di una realtà strutturata ma vicina al cittadino.



