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Anche quest’anno è arrivato il momento di compilare il 730/2022 per le spese dell’anno 2021. Tra le voci precompilate, spese sanitarie, collaboratori come babysitter, e spese assicurative da inserire, spesso, se si vive in condominio, sorge spontanea un’altra domanda: le spese condominiali sono detraibili?
La risposta secca è: SI!
È possibile inserire nella dichiarazione alcune spese condominiali la cui percentuale per la detrazione può variare di anno in anno. Vediamo ora quali lavori sono compresi per la detrazione e chi può richiederla.
Come spesso abbiamo detto in altri articoli – ad esempio nella ripartizione delle spese tra inquilino e proprietario – esistono due tipologie di spese condominiali: ordinarie e straordinarie, ma ricapitoliamo brevemente in cosa consistono.
Le spese ordinarie si riferiscono a lavori di manutenzione che non apportano modifiche strutturali all’edificio, ma che ne migliorano elementi. Sono un esempio la pulizia delle scale, dell’ascensore o la sostituzione di lampadine in caso di rottura.
Le spese per affrontare questa tipologia di lavori non rientrano nella detrazione.
Le spese straordinarie interessano invece i lavori di manutenzione straordinaria che apportano migliorie strutturali all’interno o all’esterno dell’edificio, di cui beneficerà anche il condòmino in futuro. Altre spese sono le cosiddette spese di proprietà, cioè le spese necessarie per la conservazione delle parti comuni dell’edificio.
Queste ultime due tipologie possono essere inserite nel modello 730.
Nello specifico, sono detraibili tutte le spese condominiali per i lavori di:
Per quanto riguarda le percentuali relative all detrazione, esse sono così riassumibili:
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Quando compili il modello 730/2022, dovrai inserire tutte le spese sostenute per l’anno 2021.
Per detrarre le spese dei lavori in condominio, bisogna aver conservato tutta la documentazione dei costi sostenuti per i lavori nelle parti comuni del condominio e conservarla successivamente.
Sarà poi compito dell’amministratore di condominio inviare all’Agenzia delle Entrate il documento con le spese condominiali sostenute, indicando nel dettaglio i singoli interventi effettuati, i codici fiscali e le relative quote attribuite ad ogni condòmino.
Se l’amministratore avrà svolto il suo dovere in modo corretto, nel modello 730 precompilato compariranno già le voci da detrarre. Potrai controllare direttamente nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Facciamo ora un esempio su chi NON può detrarre le spese.
Hai un coniuge a carico, quindi senza reddito, che è proprietario dell’appartamento dove vive un altro membro familiare, ma di cui non ha diritto di usufrutto e nell’anno 2021 è stata sostituita la caldaia. Se il coniuge a carico ha affrontato le spese e l’amministratore condominiale comunica all’Agenzia delle Entrate il codice fiscale del coniuge a carico, non potrai inserire la voce nel tuo 730.
Possono farlo sia l’inquilino che il proprietario, chiunque abbia sostenuto le spese, purché abbia reddito e presenti la dichiarazione.
Nello specifico, come si legge dal sito dell’Agenzia delle Entrate, possono portare in detrazione le quote per i lavori:
Se sei arrivato fin qui e hai letto dall’inizio l’articolo, saprai che le spese da portare in detrazione sono legate ai lavori interni o esterni del condominio. Nel caso in cui ci siano proprietari, inquilini, membri della famiglia o dello stesso nucleo familiare che pagano i lavori, ma il proprietario dell’appartamento è ad esempio la madre o il padre, chi può detrarre le spese?
In teoria tutti ne hanno diritto, ma è solo chi avrà direttamente sostenuto le spese per uno specifico lavoro.
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