Spese per la luce nel condominio, chiariamo tutti i dubbi

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Nomisma Energia ha previsto un aumento del 60% per i rincari dell’energia elettrica, una previsione che Assoutenti quantifica in un rincaro di 190 € a famiglia negli ultimi tre mesi. 

Si tratta di una situazione che probabilmente potrebbe far sorgere discussioni in condominio al momento del saldo della ripartizione delle spese

In questo articolo, chiariamo quali sono i criteri di ripartizione delle spese della luce, per evitare incomprensioni e litigi con l’amministratore e con gli altri condòmini. 

Prima, però, facciamo il punto della situazione sulle regole di suddivisione delle spese condominiali

La ripartizione delle spese condominiali

Come spesso accade nella vita condominiale, ci sono delle regole da rispettare, spazi in comune e spese da sostenere. Ne sono un esempio le spese ordinarie, cioè tutte quelle spese che garantiscono la gestione consueta delle cose o dei servizi in comune, come la manutenzione del giardino, la pulizia dell’androne e delle scale, le spese della luce negli spazi in comune. 

La somma da pagare per le spese, cambia in base ai millesimi di proprietà, ovvero alla quota assegnata all’appartamento a seconda del suo valore, valori reperibili nelle tabelle millesimali. 

Questa è una modalità di suddivisione delle spese che adotta la maggior parte dei condomini in tutta Italia, ma – come spesso accade – se il regolamento di condominio prevede una diversa procedura, bisognerà seguire le indicazioni del regolamento. 

Infatti, a deciderlo, è la legge (art. 1123 del Codice Civile):

Le spese necessarie per la conservazione e per il  godimento delle parti comuni dell’edificio, perla prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione.”

Potrebbe anche accadere che manchino le tabelle millesimali di riferimento: cosa fare in questo caso? In assemblea si decide come suddividere le spese, tenendo conto della proporzione tra la quota della proprietà e la spesa a carico. 

Se invece ci troviamo in un supercondominio? Dove ci sono più scale, androni e più spazi in comune che non tutti utilizzano, le spese di manutenzione ordinaria interesseranno solamente chi ne fa uso.

Luce in condominio: regole per la ripartizione delle spese dell’elettricità

La suddivisione delle spese della luce nelle aree comuni del condominio non ha una legge o un regolamento specifici. Quindi, anche i costi della luce nelle parti comuni, come l’illuminazione esterna del cortile, si dividono in base ai millesimi di proprietà. 

Un’eccezione per la ripartizione delle spese riguarda il regolamento condominiale, se prevede altre modalità di pagamento, che però devono essere approvate da tutta l’assemblea e scritte in un apposito documento. Un documento che dovrà essere consegnato in allegato al regolamento o al contratto di vendita o locazione.

Le spese per l’illuminazione delle scale
Chi deve pagare la luce delle scale? Si effettua una divisione in parti uguali? 

Le spese per la luce delle scale sono un caso a sé, previsto anche dall’articolo 1224 del Codice Civile

“Le scale e gli ascensori sono  mantenuti e sostituiti dai proprietari delle unità immobiliari a cui servono. La spesa relativa è ripartita tra essi, per metà in ragione del valore delle singole unità immobiliari e per l’altra metà esclusivamente in misura proporzionale all’altezza di ciascun piano dal suolo. Al fine del concorso nella metà della spesa, che è ripartita in ragione del valore, si considerano come piani, le cantine, i palchi morti, le soffitte o camere a tetto e i lastrici solari, qualora non siano di proprietà comune”

La spesa per la luce delle scale dev’essere quindi suddivisa in base ai millesimi di proprietà per una metà e per l’altra metà in proporzione all’altezza di ciascun piano dal suolo. 

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